La strage di Steccato di Cutro si poteva evitare. La notte del 26 febbraio del 2023 morirono almeno 98 migranti. I magistrati di Crotone hanno inviato l’avviso di conclusione delle indagini a sei indagati, convinti che si potesse arrivare a un differente epilogo. Gli indagati sono uomini della Guardia costiera e della Guardia di finanza, che avrebbero commesso il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo.
Adnkronos ha riportato le parole del Procuratore Giuseppe Capoccia: “A fronte della segnalazione proveniente dall’agenzia europea Frontex relativa all’avvistamento di un natante verosimilmente adibito al trasporto di migranti clandestini in navigazione verso le coste calabresi, avvistato in acque internazionali a circa 38 miglia nautiche da Le Castella in condizioni di buona galleggiabilità, in presenza di una prima e corretta valutazione dello scenario operativo effettuata dall’Fsc Frontex Varsavia e dall’Imrcc di Roma che qualificavano l’intervento come operazione ‘Law enforcement’ attribuendolo alla competenza della forza di polizia territorialmente competente, di cui però sconoscevano le capacità operative, avendo tutti indistintamente il prioritario, fondamentale e ineludibile obbligo di salvaguardare la vita in mare, anche rispetto a condotte imprudenti, negligenti e imperite degli scafisti nonché di tutela dell’ordine pubblico, avendo l’obbligo di comunicare (la Gdf) e acquisire (la Capitaneria di porto) tutte le informazioni idonee a incidere sulla valutazione dello scenario operativo“.
Parole, queste, contenute nell’avviso di conclusione indagini visionato dall’Adnkronos. Per la Procura si sarebbe dovuto procedere con l’impiego di assetti della Guardia costiera per l’intercetto del natante. Così facendo, dice la procura, il caicco non si sarebbe diretto verso la spiaggia di Steccato di Cutro, sgretolandosi dopo l’urto contro una ‘secca’ a seguito di una manovra imperita del timoniere. In altre parole si sarebbe potuto evitare l’affondamento del natante e la conseguente morte di almeno 98 migranti.
(Screenshot SKY)
