Sangiuliano non si era accorto di “Mata Hari”

E’ difficile non pensare alla protagonista di una nota spystory, Mata Hari, quando la dottoressa Maria Rosaria Boccia, in questi giorni, aveva fatto capire di essere in possesso di documenti che avrebbero provato inconfutabilmenteil proprio  rapporto di lavoro e privato con il Ministro Sangiuliano e il suo Staff.

Nella notte, Maria Rosaria Boccia ha pubblicato su Instagram la lettera della nomina a “consigliera del ministro per i grandi eventi”, inequivocabile prova del suo rapporto diretto e della nomina, con il Gabinetto del Ministro  Gennaro Sangiuliano, che le scrive il 10 luglio scorso : Gentilissima dottoressa Boccia.Dando seguito a quanto anticipato per le vie previ poco fa, le allego i contatti miei e del mio collega per qualsiasi esigenza legata alla sua nomina quale consigliere del ministro per “I grandi eventi.

Oltre alla lettera della nomina,  Boccia pubblica anche la registrazione di una telefonata con il funzionario del Gabinetto del Ministro  e che dimostra che avesse scarsa fiducia nelle promesse fattele e nello stesso tempo che probabilmente abbia registrato tutte le telefonate intercorse tra lei e il Dicastero ma all’insaputa dell’interlocutore.

Come se non bastasse la dottoressa annuncia la pubblicazione anche di un video  girato, all’interno degli uffici del Ministero con una telecamera nascosta negli occhiali degna azione di 007.

Quello che attualmente non appare con la dovuta chiarezza e quale fosse il motivo per cui la dottoressa sia stata inserita nello staff del Ministro in modo del tutto anomalo e per quale motivo e per conto di chi probabilmente ha operato all’interno del Dicastero in incognita.

E’ impensabile che qualunque aspirante ad un posto in un Ministero  possa mettere in piedi una macchina di relazioni così complessa e articolata, ma oltretutto anche rischiosa, senza che a monte ci siano ragioni che ne giustifichino i mezzi e gli espedienti utilizzati.

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