Le reazioni dì Hezbollah e Iran al raid di Israele

Dieci razzi sono stati lanciati stamani dal Libano in direzione del nord di Israele. Lo hanno reso noto le forze israeliane (Idf), come riporta il Times of Israel. Non tutti i razzi sono stati intercettati dal sistema Iron Dome, ma non ci sono al momento notizie di feriti o danni. La responsabilità degli attacchi non è stata rivendicata.

Questo crimine riprovevole rappresenta una pericolosa escalation che cambia le regole del gioco – ha scritto l’Ambasciata iraniana su X, aggiungendo che – Israele riceverà la punizione adeguata.

Khamenei, ha dichiarato che – uccidere gli alti funzionari di Hezbollah da parte di Israele, non metterà in ginocchio il Partito di Dio”.

Secondo il Post – Hezbollah ha già organizzato la successione e prepara quattro o cinque militanti per ogni comandante di alto grado. Persone ben addestrate, se non meglio addestrate della prima generazione.

Secondo analisti e diplomatici citati dal Post, la mancanza di una reazione concreta  iraniana a intervenire sul campo,  dimostra le limitate opzioni militari disponibili per ripristinare la deterrenza dopo un anno di ostilità intensificate nella regione.

In Libano i raid israeliani hanno fatto centinaia di morti, costretto decine di migliaia di persone a lasciare le proprie case. “Tuttavia – avverte Sami Nader, Direttore dell’Istituto di Scienze politiche alla St. Joseph University di Beirut –  c’è stato “un investimento di tre decenni” su Hezbollah da parte dell’Iran, che non tradirà il gruppo alla prima occasione”.

 

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