Svolta tecnologica nella pulizia degli oceani

Sebastien Poulin, divulgatore scientifico esperto sull’innovazione tecnologica e la transizione energetica, scrive sul suo profilo social che esiste – Una svolta nella pulizia degli oceani: rimuovere la plastica dalla Great Pacific Garbage Patch. In una sola estrazione sono riusciti a rimuovere 11.353 kg di plastica!
Il System 03, progettato, installato e gestito da The Ocean Cleanup, è, infatti, un sistema di pulizia rivoluzionario per affrontare l’inquinamento degli oceani. È dotato di una barriera galleggiante lunga 2,2 km (1,4 miglia) che viene trainata tra due imbarcazioni in lento movimento. Questa barriera sostiene uno schermo che si estende per 4 metri (13 piedi) sotto la superficie, dove galleggia la maggior parte dei detriti di plastica.

L’idea alla base dell’Ocean Array Cleanup è semplice e geniale, la macchina sfrutta le correnti del mare, le stesse che hanno portato alla creazione dell’isola di plastica, per far sì che i rifiuti di plastica si accumulino nelle piattaforme e il mare si pulisca da solo.

Il Pacific Trash Vortex è un colossale accumulo di spazzatura galleggiante, composto perlopiù da plastica, la sua superficie è maggiore di quelle di Francia, Germania e Spagna ed è composto da almeno 79mila tonnellate di plastica. “La maggior parte dei detriti è di grandi dimensioni – ha affermato Boyan Slat. – Si tratta di una bomba ad orologeria perché tutti questi grandi oggetti si trasformeranno in microdetriti nelle prossime decadi se non agiamo”.

La grande isola di plastica è costituita soprattutto da attrezzi da pesca abbandonati, come reti e corde, e ogni anno provoca la morte di migliaia di balene, delfini e foche.

L’obiettivo di Boyan Slat è di raccogliere circa 5mila chili di plastica durante il primo mese di funzionamento e di smaltire entro cinque anni almeno la metà del Pacific Trash Vortex.

L’impatto ambientale del macchinario è minimo, dal momento che sfruttando le correnti non necessita di energia per raccogliere la plastica. L’Ocean Array Cleanup non costituirà un pericolo per gli animali marini, secondo i suoi creatori, che potranno passare sotto le barriere galleggianti.

Incredibilmente –  aggiunge Sebastien Poulin-  il sistema è in grado di pulire un’area grande come un campo da calcio ogni cinque secondi!
E poi? Parte della plastica raccolta viene persino riciclata in materiali per nuovi veicoli KIA per esempio!

La pulizia degli oceani, per quanto efficace, da sola non può però bastare, è necessario combattere alla fonte l’inquinamento che sta lentamente uccidendo i mari del mondo con gravi ricadute anche sulla nostra specie. “Dobbiamo pulire, ma dobbiamo anche prevenire che la plastica entri negli oceani. Meglio riciclare, meglio usare questi materiali in creazioni di design e regolamentare questi rifiuti. Abbiamo bisogno di combinare queste soluzioni” – ha dichiarato Boyan Slat.

Date un’occhiata a questo fantastico video – conclude Poulinprodotto e realizzato da Ocean Cleanup – che illustra il processo di sviluppo e quanto sia simile alle operazioni reali!

(Video di proprietà di Ocean cleanup che ringraziamo)

 

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