Attività anti-frode della GdF anche d’intesa con gli Enti Locali

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Comando Generale della Guardia di Finanza hanno siglato un importante protocollo d’intesa con l’obiettivo di implementare la reciproca collaborazione e garantire un adeguato presidio di legalità a tutela delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il protocollo, firmato dal Comandante Generale della Guardia di Finanza e dal Ragioniere Generale dello Stato, muove dalla consapevolezza che un intervento dalla portata epocale, come il PNRR, destinato a essere il volano per il rilancio e la crescita del nostro paese, richieda la più stretta sinergia tra le Amministrazioni, in linea, peraltro, con quanto richiesto dalle norme europee.

Il regolamento 241/2021 che ha istituito, a livello europeo, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede, infatti, che gli stati membri debbano adottare ogni iniziativa utile a prevenire e contrastare i casi di frode, corruzione, conflitti di interesse e doppi finanziamenti, lesivi degli interessi finanziari dell’unione, anche mediante il potenziamento del proprio sistema nazionale antifrode.

In tale ottica, il decreto legge 77/2021 ha disciplinato il sistema di governance del piano, prevedendo, da un lato, la costituzione, all’interno della Ragioneria Generale dello Stato e delle amministrazioni centrali chiamate a dare attuazione ai progetti e agli interventi, di organismi di audit e monitoraggio dedicati e, dall’altro, la possibilità, per queste ultime, di stipulare specifici protocolli d’intesa con il Corpo.

Assume, dunque, in tale contesto, assoluto rilievo il ruolo della Ragioneria Generale dello Stato e della Guardia di Finanza, che ha, tra le proprie missioni istituzionali, la funzione di prevenire e reprimere gli illeciti ai danni della corretta destinazione delle risorse pubbliche.

Quanto alle modalità di collaborazione, è sancita la condivisione – anche mediante l’interoperabilità delle rispettive banche dati – di un importante patrimonio informativo, costituito da dati e informazioni sui soggetti attuatori, realizzatori ed esecutori degli interventi finanziati dal PNRR.

L’intesa costituisce un unicum in ambito europeo, prevedendo l’espresso coinvolgimento nel sistema dei controlli di una forza di law enforcement, qual è la Guardia di Finanza, che rappresenta la polizia economico-finanziaria, a competenza generale, del Paese.

Parte del protocollo d’intesa, tra Mef e GdF, e’  il documento che è stato sottoscritto, qualche giorno fa in Umbria, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Terni, nella persona del Comandante, Colonnello Mauro Marzo, e dal Comune di Orvieto nella persona della Sindaca, Roberta Tardani.

Al termine della cerimonia, che si è svolta nella Sala Consiliare del Comune umbro, il nostro Direttore ha intervistato il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Terni.

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