(Adnkronos) – Ma perché rivolgersi direttamente al Capo dello Stato? “Negli interventi che ha già fatto, il Presidente della Repubblica ha prospettato alcune astratte possibilità di intervento, che ha poi escluso sulla base di valutazioni e situazioni contingenti. Secondo noi, a distanza di diverso tempo, la situazione si è ulteriormente aggravata ed è matura per una rivalutazione dell’eventualità di intervenire”. Perché “lo stesso Presidente ha prospettato la possibilità di un messaggio alle Camere, e la possibilità di uno scioglimento complessivo dell’attuale consiliatura del Csm. Ha anche fatto delle valutazioni con le quali ha giustificato o ha spiegato perché non lo faceva. A distanza di tempo da quando ciò è accaduto, una rivalutazione potrebbe essere opportuna. Naturalmente ci rimettiamo rispettosamente alle valutazioni del Capo dello Stato. Un anno fa circa, disse che di fronte a prospettive di imminenti interventi normativi era inopportuno, intempestivo un messaggio alle Camere. E’ passato un anno e interventi normativi non se ne sono visti; forse, quindi, quella presa di posizione può essere rivalutata. E’ innegabile che ci sono diversi consiglieri che si trovano, a giudizio mio e di tanti altri colleghi, in una situazione che mette in grave imbarazzo l’istituzione consiliare”.