(Adnkronos) – Alla fine dell’udienza, ha parlato anche, per la prima volta, il comandante della nave Open Arms. “Perché non siamo sbarcati a Malta? Perché era un porto piccolo e perché ha autorizzato lo sbarco solo per trenta persone” su 164 a bordo “e il resto delle persone che avevamo a bordo non poteva comprendere perché solo in 30 potessero scendere e non lo potevamo capire neanche noi, perciò abbiamo detto: o tutti o nessuno”, ha spiegato Marc Reig Creus. “Raggiungere la Spagna, poi, era impossibile”, ha detto il comandante rispondendo a chi gli chiedeva come mai non avesse raggiunto la Spagna come chiesto al governo. “Sia per la situazione delle persone a bordo, che per il fatto che avevo un porto a 700 metri e bisogna recarsi nel porto più vicino, più sicuro”. In quell’agosto del 2019 “sono stati giorni molto duri, un periodo di tempo troppo lungo, troppo”, ha concluso Creus. La difesa di Matteo Salvini sostiene che all’epoca dei fatti il comandante Marco Reig Creus era già indagato per violenza privata e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Intanto le città di Barcellona e di Palermo, da oggi, si sono costituite parte civile nel processo. Salgono così a 23 le parti civili. La prossima udienza si terrà il 17 aprile per le conclusioni della difesa di Salvini. Quello stesso giorno il gup Lorenzo Jannelli potrebbe decidere se rinviare a giudizio Salvini o dichiarare il non luogo a procedere.