Birmania: le proteste antigolpe fanno oltre 600 morti

Secondo  l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici (Aapp) si aggrava pesantemente la situazione delle proteste antigolpe in Birmania. Secondo l’organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia, nella giornata di mercoledì sono state uccise 12 persone, mentre altre cinque che avevano perso la vita nei giorni scorsi ma non erano state conteggiate sono state aggiunte al totale: i nuovi dato portano il totale delle vittime a quota 598. Attualmente, inoltre, 2.847 persone sono in carcere.Il bilancio dei morti dall’inizio delle proteste anti golpe in Birmania ha sfiorato ieri quota 600.

Uno tra i principali  sostenitori delle proteste anti golpebirmani è il 24enne attore Paing Takhon, che è stato arrestato oggi dalle Forze di Sicurezza del Paese. La Giunta golpista sta dando la caccia in questi giorni a oltre 100 personalità dello spettacolo che si sono schierate contro i militari. Paing Takhon, che oltre a partecipare alle proteste personalmente era anche attivo sui social prima che le autorità chiudessero i suoi account, è stato arrestato mentre si trovava a casa di sua madre nell’area di North Dagon a Yangon. Sarebbero circa 120 le personalità  del mondo dello  spettacolo ricercate.

Il Ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, ha denunciato le “intimidazioni” della Giunta birmana, il giorno dopo l’occupazione dell’Ambasciata birmana a Londra con l’estromissione dello stesso ambasciatore, Kyaw Zwar Minn. “Condanniamo le azioni di bullismo del regime militare della Birmania”, ha twittato il Ministro.

I diplomatici fedeli alle autorità militari della Birmania hanno preso il controllo dell’edificio ieri sera lasciando l’ambasciatore Kyaw Zwar Minn a dormire nella sua auto.  L’ambasciatore si era schierato contro il golpe, esortando la Giunta a rilasciare la leader, Aung San Suu Kyi.

Il colpo di stato ha provocato diverse defezioni diplomatiche di alto profilo, tra cui l’ambasciatore birmano presso le Nazioni Unite. Stamane, il Ministro degli Esteri britannico Dominic Raab ha twittato il suo sostegno all’ambasciatore Minn “per il suo coraggio” e ha chiesto “la fine del colpo di stato e della violenza spaventosa e un rapido ripristino della democrazia“.

 

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Redazione

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