Abbiamo sempre letto di Venezia e dei suoi problemi con l’acqua alta, le piazza inondate, i veneziani sottacqua e il dilemma Mose. Oggi invece il problema è opposto. La città di Venezia versa in una condizione di acqua bassa preoccupante. Si prevede che i canali restino in secca ancora per un paio di giorni.
Cosa è successo? Concorrrono la pressione atmosferica prevista e e lo zero mareografico raggiunte dalla laguna, sotto 65 cm due giorni fa. In particolare, però, non si tratta tanto di questo record a ribasso quando del perdurare dello stesso. Per capirci, come secondo i dati provenienti dall’Ufficio maree del Comune di Venezia, il livello delle acque lagunari è andato sotto i 50 cm nel 2005 per 48 ore, ancora nel 2007 per 28 ore. Più recentemente nel 2021 per due ore, 9 ore in totale nel 2022. Nove ore, invece, già solo in questi primi quasi due mesi del 2023.
“La bassamarea sta facendo registrare un valore importante – ha spiegato all’Ansa il responsabile del Centro maree del Comune, AlvisePapa – la permanenza in ore del livello della marea sotto i -50 centimetri. Era almeno da 15 anni che non registravamo una permanenza così prolungata”.
Il Centro maree ha spiegato che il fenomeno non dipende dalla siccità, nel senso che il problema non è la manca di acqua, ma è correlato a questa. La bassa marea persistente a Venezia è causa dal regime anticiclonico che interessa la maggior parte dei Paesi europei. Una vera e propria barriera che impedisce l’ingresso delle perturbazioni e quindi delle piogge.
La città e i cittadini attendono l’innalzamento delle acque dopo giorni di difficoltà importanti legati agli spostamenti, non ultimo quello delle idroambulanze. Disagi che però non hanno fermato uno degli appuntamenti più magici della città: il Carnevale.
(foto di Pixabay)