“Da 50 anni ActionAid non si accontenta di dare aiuto a comunità afflitte dalla fame, dalla mancanza di istruzione, dalla povertà più dura, dalle discriminazioni di genere. Vogliamo di più. Ogni persona ha il diritto di poter combattere le condizioni ingiuste in cui vive e creare sistemi socioeconomici e politici diversi. Per farlo occorre partecipare attivamente alla costruzione di una società consapevole” spiega Barbara Antonelli, Capo Dipartimento Comunicazione ActionAid.
ME/WE: restituire senso profondo e valore concreto alla parola partecipazione
Video, installazioni di piazza, podcast dedicato e numerose iniziative di mobilitazione accompagneranno tutto il 2022. Così ActionAid vuole rimettere al centro le persone e l’urgenza di dare voce e potere a chi oggi è escluso dai processi decisionali. “Troppo spesso nelle emergenze sociali i cittadini vengono ridotti al ruolo di vittime, considerati dai governanti come soggetti verso cui indirizzare restrizioni, obblighi e politiche stabilite dall’alto. L’immagine e il messaggio visivo del ME che si rovescia in un grande WE hanno l’obiettivo di restituire un senso profondo e un valore concreto alla parola partecipazione”, spiegano dall’organizzazione.
La campagna parte con gli Stati Generali, oggi e domani a Bologna. Oltre 250 fra soci, attivisti, staff e ospiti della Federazione internazionale, provenienti da ogni parte del mondo, e delle Istituzioni rifletteranno sulle sfide dei prossimi anni.