Una stella di Hollywood si è spenta. Si tratta di Sidney Poitier morto a 94 anni.
È stato attore, regista ma anche diplomatico. Più di tutto, è stato pioniere per gli attori afroamericani in cast hollywoodiani. Fu il leggendario protagonista di “Indovina chi viene a cena” del 1967 con Katharine Hepburn e Spencer Tracy. Tra i suoi film più famosi “La Scuola della Violenza” e “La Calda Notte dell’Ispettore Tibbs“.
Oltre ad aver infranto la barriera della razza nell’industria dei sogni, Poitier è stato anche ambasciatore delle Bahamas in Giappone dal 1997 al 2007 .
La scalata dalle Bahamas a Hollywood passando per l’America Negro Theatre di New York
Nasce a Miami il 20 febbraio del 1927 da genitori bahamensi piccoli commercianti agricoli. La madre dà alla luce su una barca in mezzo al mare durante una traversata per andare a vendere pomodori a Miami. Alle Bahamas Poitier trascorre infanzia e adolescenza, prima che i genitori lo spediscano a Miami e poi a New York. Passa per l’Esercito USA dove presta servizio in un reparto sanitario per pazienti psichiatrici durante la seconda guerra mondiale. Lavora come lavapiatti fino ad accedere all’American Negro Theatre, un gruppo formato nel 1940 dentro uno spazio teatrale di Harlem, nell’Upper Manhattan nella città di New York. Poiter pulisce il teatro in cambio delle lezioni di recitazione. Così si forma come attore e da qui parte per la sua carriera cinematografica ad Hollywood.
Due Oscar, un Golden Globe e una medaglia dalle mani del Presidente Obama
Fra i tanti successi c’è un Oscar, vinto nel 1963 come miglior attore nel film “I Gigli del Campo” di Ralph Nelson. Un Oscar importantissimo perché in quella occasione Poitier ha scritto la storia come primo nero ad essere insignito dell’ambita statuetta in quella categoria. Prima di lui solo Hattie McDaniel, la governante di colore di Via col vento, vincitrice nella categoria miglior attrice non protagonista nel 1939. Il film gli valse anche un Golden Globe.
Poiter poi ha bissato il suo primato con la statuetta nel 2003 quando gli è stato consegnato l’Oscar alla carriera e si è posizionato come primo afroamericano a ricevere questo ambito premio. È stato candidato due volte ai premi per il miglior cinema. Alla morte di Kirk Douglas nel 2020, era rimasto tra i pochi sopravvissuti dell’epoca d’oro di Hollywood e il più vecchio vincitore sopravvissuto di un Academy Award.
Nel 2009, infine, è stato insignito da Barack Obama della medaglia presidenziale della Libertà.
(foto di Adnkronos)