Milano, 11 apr. (Adnkronos) – Da una parte la volatilità dei costi dovuta all’incertezza del quadro geopolitico ed economico e la debolezza del potere d’acquisto delle famiglie. Dall’altra la difesa dei margini e l’esigenza di continuare a investire nella digitalizzazione e nello sviluppo sostenibile. È uno scenario non facile quello in cui operano le oltre 35mila industrie aderenti ad Ibc, l’Associazione Industrie beni di Consumo che questa mattina ha richiamato a Milano imprenditori e manager provenienti da tutta Italia in occasione dell’incontro ‘Il contesto di riferimento e le prospettive per il largo consumo’. “In un quadro congiunturale complesso difesa della qualità, attenzione ai costi, tutela della marginalità e mantenimento dei livelli occupazionali sono fondamentali per la tenuta del tessuto produttivo – ha rilevato il presidente di Ibc, Flavio Ferretti -. La politica restrittiva della Banca Centrale Europea penalizza i piani d’investimento delle nostre aziende. La discesa rapida dei tassi non è rinviabile e deve essere accompagnata da politiche industriali che favoriscano la crescita della produttività, lo sviluppo dimensionale delle aziende, gli investimenti nel digital e per la sostenibilità”.