Palermo, 23 feb. (Adnkronos) – ‘Corretti, non corrotti. Come la voce dei giovani uccide la mafia (non solo d’estate)’. È questo il titolo del programma d’incontri a cadenza settimanale, chiamati “I venerdì della legalità”, che hanno visto impegnati nel corso del primo quadrimestre, da ottobre a febbraio, tutte le classi quarte e quinte del Liceo “D’Alessandro” di Bagheria (Palermo) con i Carabinieri della locale Compagnia. I militari hanno affrontato una pluralità di temi, iniziando “dalle concrete distinzioni tra le principali organizzazioni criminose presenti in Italia, mafia, ‘ndrangheta, camorra e sacra corona unita, per poi soffermarsi specialmente sugli aspetti tra loro comuni: il consenso sociale e la distorsione della realtà”. Il primo “quale fattore di controllo del territorio ad opera delle associazioni di tipo mafioso, spesso percepite dalla comunità quale forma collaterale e parallela allo Stato, sebbene si rimanga vincolati a vita, rinunciando alla propria libertà, in caso qualcuno si rivolga a loro per “richieste” di ausilio e favori”.