Mafia: figlio maresciallo Lombardo sentito dall’Antimafia, ‘E adesso voglio la verità’ (2)

(Adnkronos) – Ieri sera, alla fine dell’audizione davanti alla Commissione antimafia, Fabio Lombardo ha consegnato ai parlamentari che lo hanno ascoltato alcune foto che ritraggono il corpo del padre senza vita nella macchina in cui venne rinvenuto, all’interno della caserma Dalla Chiesa. “Abbiamo parlato della presunta traiettoria, dell’ogiva e tutti erano scioccati e si chiedevano ‘Come è stato possibile?’. – dice ancora Fabio Lombardo – Erano increduli. Ho spiegato tutte le cose che non sono state fatte in questi anni. Adesso mi aspetto che si possa finalmente fare luce sulla morte di mio padre”. Fabio Lombardo, che non si è mai fermato alla ricerca della verità, ha “un solo desiderio”. “Vorrei tanto che non si parlasse più, mai più, del ‘suicidio del maresciallo Lombardo’, perché non è stato un sucidio”. “Ho detto in Antimafia che il maresciallo Lombardo è stato sì un maresciallo di paese, e non penso che sia una vergogna essere un maresciallo di paese. Ma da quella caserma passava chiunque a prendere informazioni, dai servizi segreti al Ros, alla Polizia ai magistrati – dice – Quando il maresciallo cattura Totò Riina o porta la notizia dell’arrivo del tritolo per Paolo Borsellino non faceva parte del Ros. Non penso che sia necessario appartenere a un corpo speciale per essere un grande investigatore”.

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