Roma, 10 gen. (Adnkronos) – “Quando il 45% circa dei siti ‘verde smeraldo’ (quelli con più requisiti di idoneità) viene individuato in una sola provincia, la nostra, è lecito domandarsi perché”. Si legge in un documento sottoscritto da sindaci e amministratori della provincia di Viterbo a proposito dei siti per le scorie nucleari a cui oppongono “un no netto e forte” e chiedono “alla regione Lazio di difendere i diritti dei cittadini della Tuscia, mettendo tutto il suo peso in questa battaglia perché, difendendo la provincia di Viterbo, difende tutto il Lazio”.