Palermo, 15 giu. (Adnkronos) – La Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sulla morte di una donna di 42 anni, Katia Calì, del quartiere Zen, colpita da un arresto cardiaco mentre si trovava in casa. Nonostante l’ospedale più vicino fosse Villa Sofia, a poca distanza dallo Zen, l’ambulanza è dovuta arrivare, come dicono i parenti, dall’ospedale Civico, che è nella parte opposta della città, perché i mezzi di soccorso erano bloccati, con i pazienti a bordo, al pronto soccorso di Villa Sofia. Così la donna ha dovuto attendere l’arrivo di una ambulanza dal Civico, che l’ha portata a Villa Sofia, dove è morta. L’attesa sarebbe stata di venti minuti in più. I parenti dopo la notizia del decesso hanno dato in escandescenza ed è stato necessario l’intervento dei Carabinieri per riportare la calma. Il Procuratore aggiunto Ennio Petrigni, che coordina l’inchiesta, ha disposto l’autopsia. I problemi legati alle ambulanze sarebbe da ricercare nella riconversione di alcuni reparti che erano dedicati al Covid.