() – Ha ragione Draghi a dire che se il coordinamento Ue non funziona, occorre mettere in campo soluzioni di pragmatismo? “Draghi conosce molto bene le dinamiche europee. Nel suo discorso di insediamento, ha detto che serve un rafforzamento della sovranità comune europea e noi oggi non siamo ancora lì. La scelta di Draghi sulla sospensione delle esportazioni di Astrazeneca ha tirato dietro tutta l’Ue, ha rotto una prassi europea sulle esportazioni e credo che il suo sia stato un giusto pragmatismo. L’Europa ha ancora mille limiti e oggi sul fronte vaccinale vanno perseguite tutte le strade possibili. Si è visto come abbiamo avuto ritardi perchè la commissione ha dovuto sentire tutti i paesi, questo ci rende più fragili rispetto a Usa, Cina. Un’Europa più forte è il nostro auspicio. C’è un problema di vetocrazia che va affrontato”.