Mosca, 18 mar. (Adnkronos) – Il tribunale distrettuale Basmanny di Mosca ha esteso fino al 23 giugno gli arresti domiciliari diversi stretti alleati di Aleksei Navalny accusati di aver istigato le persone a violare le restrizioni per il coronavirus chiedendo loro di prendere parte alle manifestazioni di gennaio e inizio febbrario in sostegno dei dissidente. Con questa accusa rischiano di essere condannati fino a due anni di carcere. Si tratta della portavoce, Kira Yarmish, dell’attivista delle Pussy Riot Maria Alekhina, del direttore degli uffici di Mosca della Fondazione anti corruzione, Oleg Stepanov e del deputato di circoscrizione Dmitry Baranovsky.