Salute: 150-200 attacchi hacker a pacemaker e defibrillatori, ‘troppo vulnerabili’

Roma, 17 mag. (Adnkronos Salute) – Un dispositivo medico, dal pacemaker al defibrillatore, una connessione wireless e per l’hacker il gioco è fatto: si apre la porta per poter manipolare il software e creare un pericolo. L’obiettivo? L’azienda che li produce e anche il paziente che li indossa. Già Dick Cheney quando era vice presidente degli Usa chiese ai suoi cardiologi di rimuovere la funzione wireless dal proprio defibrillatore per paura di poter subire un attacco terroristico nei suoi confronti. Allora un eccesso da ‘spy story’ ma oggi diventato un filone da osservare con molta attenzione.

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