Sanità, Respiriamo insieme: “Urgente prevenire Rsv in neonati per etica e sostenibilità”

Roma, 4 lug. (Adnkronos Salute) – L’urgenza di prevenire le infezioni da virus respiratorio sinciziale (Rsv) “nei neonati deriva da ragioni sia etiche che economiche”. Essendo “un’infezione delle vie respiratorie che può caratterizzarsi per gravità fino a mettere a rischio la vita del neonato”, è chiaro che possa comportare “un forte aggravio per le famiglie che devono, nei casi più gravi, ricorrere anche a ricoveri in terapia intensiva, con l’invasività delle cure che” potrebbero avere “esiti invalidanti anche per il resto della vita del piccolo paziente. Inoltre l’infezione severa, impegnando i genitori in un’assistenza diretta di ricovero, che a volte dura anche 15-20 giorni, può avere anche risvolti economici perché ai costi sanitari diretti” si vanno a sommare quelli “indiretti dovuti all’assenza dal lavoro di uno dei genitori e le eventuali future assenze in caso di condizione invalidante, temporanea o stabilizzata, che la malattia potrebbe determinare”. Così Simona Barbaglia, presidente dell’associazione pazienti Respiriamo insieme (respiraiamoinsieme.org), illustra all’Adnkronos l’importanza di prevenire l’infezione da Rsv, prima causa di bronchiolite e di ospedalizzazione nei bambini sotto l’anno di vita, immunizzando tutti i neonati con strumenti efficaci oggi disponibili come gli anticorpi monoclonali, ma che rischiano di non essere potenzialmente accessibili e non sono ugualmente accessibili su tutto il territorio nazionale.

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