Roma, 26 feb. (Adnkronos) – “Io non credo a tutta questa enfasi, a questa laudatio per una manifestazione che è vecchia, brutta e insipida. Il mio non è un atteggiamento snobistico, io entro nel merito della qualità, e la qualità è veramente scadente”. Così Vittorio Feltri, interpellato dall’Adnkronos, spiega, alla vigilia del debutto di Sanremo 71, la sua nota ‘avversione’ al festival, di cui il direttore di Libero non ha mai fatto mistero. “Ho suonato il pianoforte ed ho una certa dimestichezza con la musica -racconta il giornalista- e trovo che difficilmente ci sia qualche pezzo che non sia di una banalità terrificante. I parolieri poi, se non ci infilano dieci volte la parola ‘amore’ nel testo non sono contenti”.