Roma, 15 giu. (Adnkronos) – “Le modalità ricattatorie e l’ingiustizia della somma ottenuta da Torzi, dopo un lungo braccio di ferro con il Vaticano, seguito con apprensione persino dal Papa, si possono desumere, nella complessa ricostruzione svolta dal Promotore nella relazione integrativa depositata il 20.4.2021, dalla esponenziale lievitazione delle pretese di Torzi”. E’ quanto si legge nelle motivazioni con cui i giudici del Riesame di Roma lo scorso 26 aprile hanno confermato la misura cautelare per il broker Gianluigi Torzi, accusato nell’inchiesta della Procura di Roma di autoriciclaggio e emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti.