Di certo c’è chi ritiene che UniCredit abbia le mani libere per mettersi a caccia delle prede che desidera davvero, ma ci sono altri che , viceversa sono convinti o che la banca milanese si sia lasciata sfuggire una bella occasione, lasciando MPS al suo destino.
Gli analisti di Kepler parlano di occasione persa, perchè inglobando MPS, Unicredit “avrebbe potuto rafforzare la sua posizione competitiva in Italia, aggiungendo una quota di mercato del 3-4% al suo 11-12% e aumentando il valore dell’azione del 13%“. Sono del medesimo avviso gli analisti di Mediobanca, che parlano anch’essi di una “occasione mancata” per la banca guidata da Andrea Orcel, in quanto “sarebbe stato bello avere la ricca dote” predisposta dal Tesoro.Tuttavia, gli esperti, in attesa della trimestrale di UniCredit, che i mercati conosceranno giovedì 28 ottobre si dicono certi che ” il consensus era troppo basso e quindi i risultati e il nuovo business plan possono essere interpretati come catalyst positivi”.
La pensano diversamente gli analisti di Morgan Stanley, secondo cui “la prospettiva di una fusione con Banco Bpm riemerge, offrendo simili, se non più grandi benefici”.
