Agenzia Entrate: la punizione per chi evade è pagare non il carcere

Ernesto Maria Ruffini, Direttore  dell’Agenzia delle Entrate, che ha presentato al Festival dell’Economia di Torino il suo libro ‘Uguali per Costituzione. Storia di un’utopia incompiuta dal 1948 a oggi”, a cura di Feltrinelli, in merito a quanto pubblicato dalle Agenzie Stampa sul numero esorbitante degli evasori ha spiegato: “Li abbiamo individuati, ma a chi conviene metterli tutti in cella? La pena detentiva per chi non paga le tasse non mi ha mai convinto. Preferisco mettere in carcere l’evasore così poi fallisce l’attività o farlo lavorare finché non ripaga la collettività? Sono 19 milioni le persone che non pagano le tasse”.

Il mio sistema ideale – ha sottolineato-  è quello in cui i cittadini sanno che chi non paga viene intercettato e l’azione viene punita facendoli pagare. Chi sarebbe poi così autolesionista da evadere?”

Sulla precompilata Ruffini ha aggiunto: “Non ho i dati aggiornati, ma va bene. Ogni anno abbiamo sorprese di come i cittadini acquisiscano familiarità con questo strumento“.

Stiamo già precompilando i registri dei soggetti commerciali – ha concluso – e l’anno prossimo partirà la precompilata IVA. Ogni anno, ogni mese siamo alle prese con i nuovi sistemi.  Vediamo anche quali strumenti il legislatore ci permette di utilizzare“.

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