Alessandro Gassman qualche giorno fa ha cinguettato sul suo account ufficiale Twitter una domanda, lecita, in merito ad un festino che si stava svolgendo nel suo condominio: “… sai quelle cose di condominio quando senti in casa del tuo vicino, inequivocabilmente il frastuono di un party con decine di ragazzi?… hai due possibilità: chiamare la polizia e rovinarti i rapporti con il vicino, ignorare e sopportare, scendere e suonare…“.
Ovviamente in molti hanno risposto al suo post; da chi diceva che assolutamente sì di denunciare a quelli più goliardici de “so ragazzi“. Solo che, come ogni social che si rispetti, non potevano mancare i messaggi degli haters che lo apostrofavano come “spia“, “delatore“, “infame“. Ma il messaggio che forse tutto il mondo del web non si aspettava è quello di Enrico Ruggeri che scrive come risposta al tweet di Gassman: “Grande attore e regista… con un po’ di nostalgia per i tempi andati della Germania Est…“; un messaggio che sicuramente, da un personaggio pubblico, lascia spiazzati. Forse Ruggeri non sa che in questo modo il virus continua imperterrito la sua diffusione. Senza contare che milioni di persone, che vorrebbero anche loro poter fare dei festini, rispettano le regole nella speranza che tutto torni alla normalità.
Continuando lo scorrere delle centinaia di messaggi, troviamo una certa Cinzia che scrive ad Alessandro Gassman: “Tipo i vicini di casa nascondono Anna Frank io faccio il mio dovere e li denuncio. Trova le differenze. La legge sempre legge è ..” senza sapere lei stessa la differenza tra le due cose. Ci penserà Selvaggia a ricordarle che “Trovo la differenza…. Gli ebrei NON diffondevano alcun virus… Denunciarli era condannarli a morte…Chi fa festini rischia di condannare gli altri a morte…. Buona Domenica“.
Il tono dei messaggi poi va sempre più a peggiorare fino a quando non arrivano le minacce: “meglio che non ti vedo in strada” o “se fossi il tuo vicino e mi facessi una cosa così ti brucerei casa”. Alessandro Gassman ha dichiarato in queste ore “Mi dispiace soprattutto per mia moglie che è spaventata e ringrazio chi invece mi sta mandando bellissimi messaggi“.
Chi ancora non rispetta le regole, non evita gli assembramenti, ospita quante più persone a casa propria senza mascherina può essere denunciato e rischia l’arrestato per “epidemia colposa“. Ma vedendo come stanno andando i casi sembra che in molti ancora non capiscano la gravità. Nemmeno Enrico Ruggeri.