Approvata legge bavaglio: no a pubblicazione ordinanze arresti

La Camera ha approvato ieri la legge bavaglio, con 160 voti a favore e 70 contro. La nuova disposizione introduce il divieto di pubblicazione integrale o per estratto del testo dell’ordinanza di custodia cautelare.

Nello specifico si tratta dell’atto che il Pm utilizza per ufficializzare la sua richiesta di andare in aula per il processo. Divieto reso possibile grazie a una modifica dell’articolo 114 del codice penale, che secondo Repubblica, sarebbe stato rivisto di qualche parola. Termini ritoccati, quindi, che sono bastati per eliminare il passaggio in cui si consentiva ai giornali di pubblicare le ordinanze cautelari.

A favorire questo cambiamento un emendamento alla legge di delegazione europea, firmato da Enrico Costa di Azione. Il testo è passato a voto palese: in altre parole, il firmatario ha recepito la riformulazione di quanto da lui scritto, proposta dal Governo. Insieme al centrodestra hanno votato favorevolmente Italia Viva di Renzi e Azione di Calenda. A schierarsi contro, invece, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra.

L’emendamento Costa introduce “il divieto di pubblicazione integrale o per estratto del testo dell’ordinanza di custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare, in coerenza con quanto disposto dagli articoli 3 e 4 della direttiva Ue del 2016 sulla presunzione d’innocenza“.

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