“Pace, lavoro, maggio”. Hanno scelto questo slogan, in molte varianti, per celebrare il primo maggio in molte città russe i tanti manifestanti che, però, alla fine, sono stati arrestati. Nella conta di ieri, solo nella capitale, ci sono 32 persone tra attivisti, giornalisti e manifestanti per la pace. A diffondere la notizia è l’ONG OVD-Info. Riferisce poi il Moscow Times.
Il quotidiano fa sapere, in particolare, che la Polizia russa ha fermato 7 persone a Mosca, 7 a San Pietroburgo, 6 a Novosibirsk e 6 a Chelyabinsk.
I 32 di ieri si aggiungono agli oltre 15mila manifestanti arrestati dal 24 febbraio. Subito dopo l’invasione dell’Ucraina in tanti si sono ritrovati a piazza del Maneggio a Mosca. Ogni domenica alle 14. Numerosi sono stati gli episodi di violenza poi sfociati in fermi e arresti. “Manifestare è diventato un atto eroico e basta poco per venire fermati” hanno detto dalla piazza. E poi, di settimana in settimana, sono aumentate le città che si sono unite alla protesta. E sono aumentati gli arrestati oggi, come detto, giunti a quota 15mila in 65 giorni di guerra.