Attacchi degli Houthi nel Mar Rosso con missili e droni

Il leader degli Houthi, le delle milizie sciite filoiraniane nello Yemen guidate da Abdulmalik Badr al-Din al-Houthi, ha annunciato la “preparazione della quarta fase di escalation se l’ostinazione del nemico israeliano e degli americani continuerà” contro un cessate il fuoco a Gaza.

Il Capo degli Houthi ha rivendicato nel suo consueto discorso televisivo del giovedì affermando che – “le milizie, che controllano la capitale Sanaa dal 2014, hanno effettuato in questa settimana 8 operazioni nel Golfo di Aden, Mar Rosso e nel sud della Palestina con 33 missili balistici e droni, prendendo di mira 6 navi legate al nemico israeliano, agli Usa e ai britannici“.

Gli ultimi attacchi

Il 30 aprile scorso le forze statunitensi hanno colpito un drone Houthi diretto verso le navi americane Uss Philippine Sea e Uss Laboon nel Mar Rosso, ha riferito sui social media il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom).

Tre missili balistici antinave e tre Uav sono inoltre stati lanciati dallo Yemen contro una nave di proprietà della Grecia, ha spiegato ancora il Centcom aggiungendo che nell’attacco Houthi nel Mar Rosso non sono state riportate vittime o feriti.

L’intervento della Marina Militare italiana

Intanto, l’Italia partecipa alla protezione delle navi commerciali in transito nell’area nel mirino degli Houthi, nella tarda mattinata del 29 aprile ha visto la fregata Virginio Fasan della Marina Militare italiana, impegnata nella protezione ravvicinata di un mercantile commerciale europeo nell’ambito dell’Operazione Eunavfor Aspides.

La nostra Unità ha  abbattuto un drone nel Mar Rosso in prossimità dello stretto di Bab El Mandeb. Il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attacchi degli Houthi, si trovava a circa 5 chilometri dalla nave italiana, in direzione del mercantile scortato.

Attacchi complessi con missili e droni si erano già verificati durante la stessa mattinata, sventati grazie alle manovre evasive effettuate dal mercantile su indicazioni del comando di Nave Fasan. Un missile è esploso in acqua nelle vicinanze della nave scortata, causando solo lievi danni superficiali.

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