Alle 22 ora italiana del 2 febbraio, le Forze Armate del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno condotto attacchi aerei in Iraq e Siria contro obiettivi riconducibili ai Guardiani della rivoluzione iraniani e gruppi di milizie affiliati. “Gli attacchi continueranno” – ha detto il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Secondo l’ong Osservatorio per i diritti umani in Siria almeno 13 miliziani filo-iraniani sono stati uccisi nei raid americani solo in Siria.
Le Forze del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno condotto pesanti attacchi aerei in Iraq e Siria contro la Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana e gruppi di milizie affiliate.
Le Forze Armate degli Stati Uniti d’America hanno colpito oltre 85 obiettivi, con numerosi aerei tra cui bombardieri a lungo raggio.
Scrive così Centcom su X – “Gli attacchi aerei hanno impiegato più di 125 bombe e missili di precisione. Le strutture colpite includevano centri di comando e controllo, centrali di intelligence, razzi e missili, depositi di veicoli aerei senza pilota e strutture logistiche e della catena di approvvigionamento di munizioni di gruppi di milizie e dei loro sponsor dell’Irgc che hanno facilitato gli attacchi contro le Forze statunitensi e della coalizione – aggiungono le Forze Armate degli Stati Uniti.