Tecnicamente non può essere definito, né un credito al consumo, né un prestito personale; eppure le statistiche mostrano un successo crescente presso il pubblico della vendita di beni non essenziali effettuata con la formula “Acquista ora, paghi dopo” ( Buy Now, Pay Later – BNPL).
Una formula, che prevede la rateizzazione in piccoli importi del prezzo della merce acquistata, senza la corresponsione di interessi da parte del compratore. Dal canto suo l’esercente ottiene immediatamente il corrispettivo del pagamento, al netto di una commissione trattenuta dall’intermediario, che oscilla tra il 3% e il 6%, senza quindi correre il rischio di insolvibilità del compratore.
Il BPNL è un nuovo business, in cui si sono già cimentati diversi operatori del Fintech, utilizzando piattaforme d’accesso che consentono tempi di esecuzione della transazione particolarmente veloci, non essendo richiesto l’espletamento di specifici percorsi autorizzativi . Il fenomeno sta, ora, coinvolgendo anche alcuni operatori creditizi tradizionali, a conferma di un successo che, secondo alcune analisi, è destinato a crescere ancor più nei prossimo triennio; stimandosi, su scala mondiale, un raddoppio del volume in valore registrato all’inizio di questo decennio, passando, così, da 350 miliardi di dollari statunitensi a 700.
Una cifra considerevole, giustificata da una platea di utilizzatori sempre più ampia: nel caso dell’intermediario di punta di questo settore, lo svedese Klarna, sono almeno 100 milioni gli utenti attivi, così come cospicui sono i numeri registrati dagli altri intermediari, inclusi quelli operanti in Italia.
Certamente, non mancano gli aspetti di perplessità legati al BNPL, due , in particolare: la sostenibilità del business, messa a repentaglio dal pericolo di mancata solvibilità del compratore; la spinta ad un indebitamento eccessivo, favorita anche da una carenza di educazione finanziaria.
In questo senso un grido d’allarme è stato recentemente lanciato dall’Australian Securities and Investment Commission, l’Authority di sorveglianza di un Paese in cui questo fenomeno ha segnato un successo clamoroso. Infatti, da un’analisi svolta da questa istituzione risultava che il 21% dei clienti non aveva pagato almeno una rata del piano di pagamento pattuito, mentre, in un quinto del casi i clienti dichiaravano di aver dovuto effettuare un taglio delle spese essenziali per fronteggiare il pagamento del bene acquistato.
In ogni caso, vista la crescente diffusione del BNPL, si rende, ormai, necessaria una sua regolamentazione che, a livello di Unione Europea è stata già avviata, con una revisione della Direttiva Europea di credito al consumo, in cui includere questa particolare modalità di acquisto.