Dopo gli appuntamenti in provincia di Matera, giovedì 14 e venerdì 15 aprile SAVEMEDCOASTS-2 approda in Grecia, nella pianura costiera di Chalastra, per il quarto appuntamento della campagna di divulgazione scientifica ‘KnowRiskFlood’ rivolta agli studenti e ai docenti della Scuola Superiore di Echedoros (Kalochori) e agli stakeholder locali.
Gli eventi, organizzati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dall’Università Aristotele di Salonicco (AUTH) e dall’ISOTECH di Cipro, hanno l’obiettivo di aumentare la consapevolezza delle comunità costiere sul fenomeno e sulle conseguenze dell’aumento del livello marino e sulla necessità di intervenire al riguardo, identificando esigenze specifiche per sviluppare soluzioni applicabili e sostenibili.
Gli esperti dell’INGV e dell’AUTH coinvolgeranno gli studenti con giochi educativi e seminari interattivi per stimolare discussioni e riflessioni sull’aumento del livello del mare e per capire cosa sta accadendo lungo le coste di Chalastra e Kalochori e cosa si può ancora fare per mitigare gli effetti futuri del fenomeno.
L’incontro con gli stakeholder si terrà venerdì 15 aprile negli spazi dell’Università Aristotele di Salonicco e, attraverso un metodo partecipativo di supporto alle decisioni ideato da ISOTECH, basato sullo studio della percezione da parte della popolazione residente nelle aree costiere, avrà lo scopo di sostenere i decision manager nello sviluppo di soluzioni specifiche per la mitigazione dell’aumento del livello del mare attraverso politiche di sensibilizzazione e adattamento al rischio.
L’area della pianura costiera di Chalastra, in prossimità di Salonicco, sul Mar Egeo, è caratterizzata dalla presenza dei delta dei fiumi Axios, Aliakmones, Loudias e Gallikos. Si tratta di un sito protetto dall’UNESCO, che ospita il Parco Nazionale Axios-Loudias-Aliakmonas, un’area umida con una ricca biodiversità e fonte di vita per uccelli migratori.
SAVEMEDCOASTS-2 ha rivolto la sua attenzione a questa pianura e alla laguna di Kalochori, al suo limite nord-est, poiché qui l’effetto dell’aumento del livello marino è amplificato dal lento abbassamento del suolo, fenomeno noto come “subsidenza”. La laguna stessa, infatti, si è formata proprio in seguito alla subsidenza che, a partire dagli anni Settanta, ha ribassato il suolo a una quota di circa 3-4 metri sotto il livello del mare a causa dall’estrazione di acqua di falda per l’approvvigionamento idrico di Salonicco, realizzato all’epoca senza una visione e prospettiva ecosostenibile.