Casa Museo Mario Praz: chiuso da 3 anni nel silenzio di media e istituzioni

Il Museo Mario Praz di Roma è una casa museo contenente più di 1200 oggetti raccolti da Mario Praz durante la sua vita. Di proprietà dello Stato, il Ministero dei Beni Culturali lo gestisce attraverso il Polo Museale del Lazio da dicembre 2014 a dicembre 2019 e dal 2019 attraverso la Direzione Generale Musei Statali di Roma. Ad oggi chiuso, nessuno ha notizie circa la sua riapertura, ma soprattutto digitando su google si nota (incredibilmente) come nessuno ne abbia denunciato la chiusura (ufficialmente temporanea) da ormai da oltre 3 anni.

Mario Praz, uno degli uomini più valenti espressi dal nostro Paese nello scorso secolo, era un instancabile viaggiatore, esperto di filosofia, fine critico d’arte e arredatore. Coltivando le sue passioni per tutta la vita convogliò in un massimo comun denominatore tutte le sue virtù: la sua casa.

Una casa di vita, ricca di mobili in perfetto stile impero, quadri, sculture, e oggetti scoperti e portati nella città eterna da ogni parte d’Europa, adattati e perfettamente collocati nel suo appartamento nel centro di Roma al terzo piano di Palazzo Primoli, proprio dove sorge il Museo Napoleonico e l’importante biblioteca della Fondazione Primoli. Con la vendita della sua collezione allo Stato, proposta nel 1980, Mario Praz sperava nella preservazione integra di tutti i componenti della sua casa, al fine di garantirne la pubblica fruibilità, garantendo la creazione (insieme agli altri siti adiacenti) di uno dei più importanti poli museali della capitale.

Abitò dal 1969 sino alla sua morte in quei nove vani, in cui si articolano opere e stanze della memoria del vivere quotidiano. “L’ambiente diviene un museo dell’anima, un archivio delle sue esperienze, essa vi rilegge la propria storia, è perennemente conscia di sé, l’ambiente è la sua cassa armonica dove, e costì soltanto le sue corde rendono la loro autentica vibrazione” scriveva lo stesso Praz, ed ancora “tra tanti visitatori indifferenti o distratti o volgari, vi sarà l’anima sensitiva che, sia pure per un momento si sentirà investita da quel calore che un tempo animò tutti i begli arredi.

Quella che è oggi la “Casa Museo” più importante di Roma è chiusa al pubblico dal 2020, quando a causa dell’emergenza Covid-19 (forse per l’impossibilità di adattare gli ambienti ad una corretta sanificazione e contingentazione degli ingressi) chiuse, senza mai più riaprire.

Ci siamo recati presso la portineria del condominio dove sorge la casa museo, chiedendo notizie al riguardo. Dalla pagina instagram Mario Praz si legge invece un recente aggiornamento, secondo il quale il Direttore Generale del Ministero della Cultura Massimo Osanna – “si è accorto (con tanto ritardo) che il museo Mario Praz è da troppo tempo chiuso e ne ha oggi auspicato la riapertura…però lui a differenza nostra, ha anche il potere di farlo riaprire, a noi lasci l’auspicio“.

Purtroppo ad oggi però, ancora nessuna buona notizia, se non quella di una probabile riapertura nel 2024. Un altro scrigno di tesori ideato e donato al pubblico da uno dei grandi uomini espressi dal nostro Paese, purtroppo chiuso e impelagato nei meandri della burocrazia e dell’inerzia di un sistema gestionale di siti culturali che, oggi più che mai, necessita una seria revisione. (photo courtesy Annalisa Cignitti – www.rocaille.it).

Il museo non dispone di un sito internet, ma è possibile ammirare i suoi interni dalla pagina facebook al link https://www.facebook.com/MuseoMarioPraz/

 

 

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