Chiantissimo è un contenitore di Arte Contemporanea, il progetto di arte pubblica ideato dall’Associazione Accaventiquattro Arte e realizzato in collaborazione con il Comune di San Casciano in Val di Pesa, alla sua prima edizione curata da Davide Sarchioni. La manifestazione, che si svolge dal 5 giugno al 5 settembre 2021, è patrocinata dal
Comune di San Casciano in Val di Pesa e dalla Città Metropolitana di Firenze.
Chiantissimo esprime al massimo grado le qualità e le potenzialità di un territorio iconico e celebre in tutto il mondo che diventa Contenitore di Arte Contemporanea attraverso la forza immaginativa dell’arte nelle sue molteplici manifestazioni, per attivare nuove sinergie, sollecitazioni visive e di pensiero innestando dialoghi inediti tra architettura e paesaggio, la
storia del luogo e i linguaggi della contemporaneità.
Il cuore pulsante di Chiantissimo è la piccola cittadina di San Casciano in Val di Pesa ubicata nella zona del Chianti Classico, il cui territorio popolato da antiche pievi, ville e castelli, ricco di bellezze paesaggistiche e ambientali, di stratificazioni storiche segnate dal passaggio di personaggi illustri, si apre costantemente alla scoperta del nuovo pur rimanendo consapevole delle proprie radici: un territorio che sa coniugare la tradizione con l’innovazione riuscendo a conservare i propri valori, ma aggiornandoli al mutare dei tempi; capace sia di ospitare i grandi maestri del passato (da Ambrogio Lorenzetti, Coppo di Marcovaldo a Simone Martini) come di accogliere le opere di importanti artisti contemporanei.
Le parole del Sindaco e gli artisti di Chiantissimo
“San Casciano –spiega Roberto Ciappi, Sindaco di San Casciano in Val di Pesa – è un territorio genuino caratterizzato dal lavoro della terra con i suoi prodotti di alta qualità come il vino e l’olio, ma anche dall’alto livello culturale degli artisti che hanno lasciato un’impronta e hanno contribuito alla sua bellezza. San Casciano è in sinergia con l’arte, sia con quella antica che con le forme più contemporanee, ed è un centro di sperimentazione e di contaminazione tra antico e contemporaneo, aperto ai nuovi linguaggi. Sperimentare, innovare significa trovare nuove direzioni, tra queste la cultura contribuisce a creare nuovi percorsi, sia per chi vive la città sia per i visitatori.“
San Casciano ha da sempre un forte rapporto con l’arte contemporanea testimoniato dalla presenza delle opere monumentali di Mauro Staccioli, Roberto Barni e di Mario Merz, la cui figura archetipica di un cervo, che si erge solenne sulle antiche mura ed è abbinata alla progressione numerica di Fibonacci in neon azzurro, è diventata uno dei simboli della città.
Un legame con l’arte che Chiantissimo vuole rinnovare presentando alla sua prima edizione le installazioni inedite di 4 artisti invitati a rileggere alcuni dei luoghi chiave del centro storico: Antonio Barbieri, Antonello Ghezzi, Simone Gori e Matteo Nasini.
Gli artisti hanno effettuato diversi sopralluoghi per conoscere le tradizioni e la storia, le specificità e le eccellenze del territorio, trovare la giusta ispirazione e realizzare i propri interventi. Ne è scaturito un percorso variegato tra le vie e le piazze del centro storico, quale rivisitazione inedita dello spazio urbano che avvia una peculiare dialettica tra le opere e il contesto in cui si inseriscono.
Pur nella diversità delle tecniche e dei linguaggi, ogni opera condivide un’ispirazione comune legata alla dimensione del sogno, alla fiaba e alla fantascienza e diventa un dispositivo immaginativo in grado di generare mondi ulteriori, ma ben radicati nella realtà di cui ne costituisce la metafora. L’opera riesce così a trovare profonde connessioni con il contesto storico e sociale del luogo ricercando uno scambio attivo e interattivo con il pubblico.
Antonio Barbieri (Rho, 1985) è intervenuto nell’anfiteatro di Piazza Samonà collocando una delle sue creazioni ibride in un’aiuola circolare per sopperire ad una mancanza estetica in grado di riqualificare l’intero contesto. Il duo Antonello Ghezzi (fondato nel 2009 da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi) ha ideato un progetto site-specific per l’antica Torre dell’Orologio in Piazza Pierozzi, articolato in tre momenti distinti, ma complementari, un sistema segnaletico dedicato a chi non rinuncia a sognare. Simone Gori (Firenze, 1986) si è appropriato dell’iconica Torre del Chianti per far vivere al fruitore un’esperienza
inaspettata e immergerlo nella dimensione dell’immaginario dove tutto è possibile. Matteo Nasini (Roma, 1976) ha concepito un lavoro tessile, ispirato al mondo delle fiabe, che discende dalla torre del Teatro Niccolini per raccontare una nuova storia, esortando il pubblico a tornare a pensare e a tramandare, a creare e a sognare.
Negli spazi del Museo Giuliano Ghelli sarà inoltre allestita la mostra Chiantissimo, dove le opere di ciascun artista invitato dialogheranno con la collezione permanente di arte antica. Per l’occasione, l’opera The end of second act di Perino & Vele, che venne realizzata per il progetto Tusciaelecta nel 2007, sarà ricollocata sulle antiche mura tornando a far parte
del circuito di arte pubblica di San Casciano. “Chiantissimo è il Contenitore di Arte Contemporanea nel Chianti, la mappa delle opere pubbliche e delle collezioni private sul territorio. Esplora, mappa archivia, propone in stretta sinergia con I luoghi. È un continuo processo artistico, è l’arte contemporanea nelle sue molteplici manifestazioni.” (Ass. Accaventiquattro Arte)
Si inaugura il 5 giugno fino al 5 settembre
L’inaugurazione di Chiantissimo si svolgerà Sabato 5 e Domenica 6 giugno, due giorni durante i quali sarà possibile visitare anche due prestigiose location selezionate sul territorio, Fattoria La Loggia e Villa Mangiacane, previa prenotazione, per scoprire le loro collezioni di arte contemporanea. Con Chiantissimo 2021, San Casciano rinasce attraverso l’arte contemporanea per creare nuovi spazi di riflessione e sognare un futuro possibile.