Molti gli applausi per la première di Nostalgia, il nuovo film di Mario Martone con Pierfrancesco Favino, in concorso e in sala da oggi in 450 copie con Medusa.
In Nostalgia il protagonista Felice Lasco (Favino al suo primo film napoletano), torna a Napoli dopo 40 anni per rivedere l’anziana madre che aveva lasciato all’improvviso quando era ancora un ragazzo. Nel rione in cui è nato, la Sanità, vaga, si perde, quasi non capisce la lingua ma c’è qualcosa che lo attira, i ricordi di una vita lontana con Oreste (Tommaso Ragno), il migliore amico d’infanzia, diventano un motivo spontaneo e irrefrenabile per rimettere radici nonostante al Cairo lo aspetti la sua vita da ricco imprenditore con una moglie amata. Il quartiere è cambiato, ma in peggio, con un sacerdote (Francesco Di Leva) a provare a tenere lontani i ragazzi dalla leva della camorra. Tra quei vicoli una forza invincibile quasi gli impone di restare, è la ‘nostalgia’. L’estrazione letteraria di Nostalgia è stata una molla per Martone. “Per la prima volta pur domandandomi il senso di questa vicenda non ho trovato risposte, mi sono affidato ad Ermanno Rea e al suo labirinto. Mi sono perso, volutamente”.
Un’ottava giornata (con i Maneskin barricati nell’hotel Marriott in attesa della grande première stasera di Elvis di Baz Luhrmann e una festa in spiaggia) che per Cannes resterà storica. Dopo la cerimonia la proiezione del film fuori concorso The Innocent, un dramma familiare con la regia di Louis Garrel.
Il film non è il consueto biopic musicale ma una immersione nel percorso artistico di una personalità unica e sola come è stata quella di David Bowie. Il regista ha avuto accesso all’infinita David Bowie Estate con oltre 5 mila beni tra video, oggetti, interviste, film, uno scrigno dei tesori che ha utilizzato realizzando un documentario d’autore.