Cinema: le “illusioni perdute” di Balzac arrivano a Venezia grazie a Xavier Giannoli

In questa Mostra del Cinema non può mancare una bella ambientazione come quella della Francia post Napoleonica, così ci pensa Xavier Giannoli con il suo film “Illusions perdues“.

Adattamento per il cinema del romanzo di Honoré de Balzac, illusioni perdute, il film parla della storia di Lucien, Benjamin Voisin; un giovane poeta sconosciuto nella Francia del XIX secolo. Nutre grandi speranze ed è deciso a forgiare il proprio destino.

Abbandonata la tipografia di famiglia nella città natia, decide di tentare la sorte a Parigi sotto l’ala protettrice della sua amante e mecenate interpretata da Cécile de France. Lasciato presto a cavarsela da solo in questa meravigliosa città, il giovane scoprirà le macchinazioni in atto in un mondo che obbedisce alla legge del profitto e della simulazione. Una commedia umana dove tutto può essere comprato o venduto, il successo letterario e la stampa, la politica e i sentimenti, la reputazione e l’anima.

Per la realizzazione di questo film ci sono voluti quasi due anni, soprattutto a causa della pandemia. “Il romanzo di Balzac rivela la matrice del mondo moderno, il momento in cui un’intera civiltà era sul punto di cedere alla legge del profitto. Volevo prolungare quel gesto grazie al cinema, prendendomi, rispetto al testo originale, delle libertà che mi permettessero di esprimerne lo spirito” ha dichiarato il regista Xavier Giannoli. Il regista presenta il mondo che descrive come un’archeologia del mondo della comunicazione, fake news incluse; e della modernità in generale come una nascente società dello spettacolo, di cui a tratti viene reso anche il ritmo con un montaggio rapidissimo. 

Illusions perdues” si candida ufficialmente ad entrare nella rosa dei papabili vincitori insieme a “È stata la mano di Dio” di Sorrentino eSpencer” di Larraín.

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