Lea e Vera Borniotto

Cinema, moda e denuncia sociale: le gemelle Borniotto annunciano i prossimi progetti

La creatività non conosce confini. Lo sanno bene Lea e Vera Borniotto, registe, sceneggiatrici e modelle, nonché sorelle gemelle legate non solo dalla genetica, ma soprattutto dall’attaccamento all’arte, nel modo più multidimensionale e artigianale del termine.

Classe 2000, le due giovanissime professioniste hanno recentemente firmato come sceneggiatrici una delle puntate della serie di documentari Lo Sapevi Che?, diretta da Tommaso Cennamo e trasmessa su Mediaset Infinity e Focus. L’androginia è il tema esplorato con sapienza e delicatezza, tracciando un percorso che dall’antica Grecia arriva fino a Leonardo Da Vinci e Virginia Woolf.

Lea e Vera Borniotto, l’impegno nella moda

Ma la versatilità delle Borniotto non si ferma qui. Le due sorelle sono infatti anche modelle sotto l’agenzia ACT Models, un ruolo che hanno saputo trasformare in una piattaforma per promuovere messaggi di self-confidence e body positivity. La loro esperienza personale di bullismo a causa del loro aspetto fisico – slanciatissime e snellissime, spesso oggetto di derisione durante gli anni scolastici – è stata il motore che le ha spinte a combattere gli stereotipi di bellezza. “Ora che abbiamo raggiunto la consapevolezza del nostro io, possiamo essere fiere di ciò che siamo, sia interiormente che fisicamente”, affermano con orgoglio. E questa forza interiore si riflette nel loro impegno sulle passerelle di eventi come Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 e She-buya di Zero6Lab, dove il loro messaggio di accettazione di sé è stato accolto con entusiasmo.

Lea e Vera Borniotto, la filmografia

Il loro percorso artistico è un viaggio attraverso la sperimentazione e la resilienza. Già durante i primi giorni di quarantena del 2020, le due registe hanno dimostrato una straordinaria capacità di adattamento con il cortometraggio Outer Space. Utilizzando gli angoli più disparati della loro casa, hanno creato un mondo popolato da vampiri e alieni, un’idea che ha risuonato con il pubblico internazionale e che ha vinto riconoscimenti in diversi festival cinematografici. La loro filmografia continua con opere come Custodes (2021) e Vindex Flamma (2022), in cui, con padronanza della narrazione visiva, affrontano temi che vanno dal mistero e l’occulto alla denuncia delle persecuzioni subite dalle donne nel medioevo.

Le nuove frontiere artistiche: anche il documentario sulla disabilità

Guardando al futuro, Lea e Vera Borniotto non smettono di esplorare nuove frontiere artistiche. Il loro prossimo progetto di fiction, L’Inganno del Palco, è una fusione dei loro generi cinematografici preferiti – thriller, gotico e avventura – intrecciati con tematiche esoteriche e sfumature di denuncia sociale. Questo film, previsto per il 2025, rappresenta l’apice di un lungo e approfondito lavoro di sceneggiatura, che promette di catturare il pubblico con una narrazione avvincente e ricca di simbolismi.

Non meno rilevante è il loro impegno nel documentario Così come sono, co-diretto con Tommaso Cennamo e prodotto da Edoardo Margotti (Blooming Flowers). Il film racconta la vita del Senatore Antonio Guidi, il primo senatore con disabilità della storia italiana. “È un argomento che ci è stato a cuore sin da subito”, dichiarano, sottolineando la loro dedizione a progetti che non solo intrattengono, ma anche educano e sensibilizzano il grande pubblico su questioni rilevanti.

Nell’orizzonte di un profondo impegno sociale mescolato all’accurato dosaggio di talento, creatività e abilità tecnica, Lea e Vera Borniotto incarnano dal piccolo al grande schermo la nuova generazione di narratrici: orgogliose della loro unicità, consapevoli e in diretto contatto con la realtà che abitano.

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