Oggi, Confindustria, in audizione con la DG Francesca Mariotti ha sottolienato che “il piano di ripresa e resilienza rappresenta una sfida storica. Il Paese – avverte Mariotti – rischia di scivolare indietro. Il Parlamento migliori il testo”.
“Il testo – rilevano gli industriali – “fa registrare alcuni passi avanti rispetto alle precedenti versioni, ma rimane ancora lontano dal livello di dettaglio richiesto dalla Commissione Europea“.
“C’è solo un’allocazione delle risorse per macro-temi e l’individuazione degli obiettivi generali – ribadiscono da Confindustria. “Mancano i progetti con cui le risorse verranno spese. Mancano gli strumenti, il cronoprogramma per la sua realizzazione, i costi e gli impatti su Pil e occupazione”.
“In ogni caso” – per la DG Mariotti – pur in assenza di una visione complessiva del sistema Paese, nel piano si ritrovano indirizzi e misure coerenti con le esigenze del tessuto produttivo. Ad esempio, il rafforzamento del Piano Transizione 4.0 e gli interventi in tema di ricerca, sviluppo e innovazione”.
Le posizioni del Governo
“Questo non è un piano del Governo ma del sistema-Italia. Quindi deve essere ampiamente condiviso e costruire le basi per ricostruire e trasformare il Paese garantendo una robusta ripresa, una più efficace resilienza e la realizzazione delle riforme. Azioni che servono a superare le carenze strutturali del Paese e migliorarne la competitività”, avrebbe detto secondo quanto filtrato alle agenzie di stampa il premier Giuseppe Conte. “L’obiettivo è offrire una pronta ripresa al Paese, dopo questi mesi di sofferenza e recessione economica. Stiamo creando le premesse per ripartire più forti di prima”.
Secondo quanto ha illustrato il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, “Con la Commissione europea c’è un confronto costante e positivo. Questo è fondamentale per la buona riuscita del Recovery Plan italiano”. Gualtieri ha sottolineato ai vertici industriali che il lavoro tecnico sulla finalizzazione dei singoli progetti e del calendario di attuazione delle riforme è in corso. “Il che riguarda – precisa Gualtieri – tutti i paesi, visto che nessuno ha ancora presentato il piano definitivo. Tuttavia su diverse componenti il riscontro della Commissione è positivo.
Per quanto riguarda la governance del Recovery Plan italiano, il Ministro ha detto che “le note vicende politiche non hanno aiutato da questo punto di vista ma che l’obiettivo del governo è quello di colmare questa lacuna rapidamente”.