CONNEXXION

CONNEXXION: quando l’arte invade la città. Fino al 7 gennaio

L’arte cambia prospettiva, esce dai luoghi deputati per appropriarsi di nuovi spazi nell’ambiente urbano e nella vita quotidiana di chi lo vive.  Negli ultimi anni il trend è quello di andare oltre. Oltre le solite gallerie, oltre i soliti musei. CONNEXXION” è il nuovo progetto di arte contemporanea concepito per la città di Savona per riconnettere l’arte alla città e la città stessa ai suoi spazi, alle sue bellezze architettoniche e specificità culturali, rivelando anche le sue criticità. Molto più di una mostra diffusa, piuttosto un evento dinamico, multidisciplinare, sfaccettato in cui l’arte diventa catalizzatore di riflessioni socio-culturali e si articola come pratica virtuosa, impegnata e di scambio proattivo per arrivare agli occhi e al cuore non solo degli addetti ai lavori, ma anzitutto dei cittadini e di un pubblico più ampio possibile.

La curatrice e ideatrice Livia Savorelli ha impiegato quasi un anno nell’organizzazione. Come si evince dal comunicato stampa, “la progettazione di ‘CONNEXXION’ ha avuto inizio nei primi mesi del 2022 in un momento di forte difficoltà e smarrimento, in cui la pandemia non ancora superata ha lasciato segni indelebili su tutti e, in particolare, sulle persone più fragili, partendo dal presupposto che la Cultura, essendo connessa allo sviluppo individuale e collettivo, sia una risorsa indispensabile per la coesione sociale e la salute biopsicosociale della comunità: un bene prezioso per nutrire lo spirito e la mente del singolo, aiutandolo a meglio destreggiarsi tra le urgenze della contemporaneità, soprattutto in una congiuntura storica così complessa.”

Tra performance, installazioni, laboratori, talk, mostre e presentazioni, Savorelli ha puntato su progetti d’arte relazionale e partecipata  chiamando a raccolta dodici artisti che, pur nella diversità di linguaggio e di pratica, hanno dato vita ad un articolato e capillare programma di appuntamenti specifici concepiti in connessione sia con la storia della città sia con le urgenze dell’attualità, generando una complessità e una ricchezza di stimoli e sollecitazioni. I dodici artisti coinvolti sono  Andrea BianconiEleonora ChiesaVanni CuoghiGiovanni GaggiaLoredana GalanteL’orMaIlaria MarguttiCamilla MarinoniVincenzo MarsigliaAlice PadovaniFrancesca Romana Pinzari e Mona Lisa Tina.

Protagoniste della giornata inaugurale di “CONNEXXION” del 25 novembre, sono state le performance, a partire da quella di Francesca Romana Pinzari svoltasi nell’atrio del Comune di Savona che ha avuto il doppio ruolo di “far ricordare” e “far riflettere”. “Ti amo troppo” è stata una performance volta a dire basta alla violenza sulle donne e a ricordare tutte quelle donne che ancora oggi vengono umiliate, sfruttate, picchiate o ammazzate da coloro che dicono di “amarle troppo“. Occhi negli occhi; mani che si stringono; Ti Amo. Due parole che esprimono il più bel sentimento che possa esistere, ma se dette da un cuore di pietra possono diventare le parole più infernali della nostra vita.

La seconda performance/installazione è stata quella di Giovanni Gaggia presso la Cappella Sistina di Savona. Giovanni Gaggia ha presentato il suo lavoro “Niente sarà più come prima” che ha visto la sua genesi nel progetto/laboratorio intitolato “Far Filò un paesaggio contemporaneo” svolto nel mese di ottobre dove l’artista si è incontrato con una serie di donne ucraine scappate dalla terribile guerra ancora in atto insieme ai propri figli. All’interno una serie di coperte ricamate a mano simbolo della tradizione delle donne del Nord Europa che si incontrano per ricamare e raccontarsi. A completare il lavoro “una preghiera laica” come definita dallo stesso Giovanni Gaggia. “Il Tempo se ne va” un sovrapporsi di parti del rosario registrati negli ipogei di Matera, in collaborazione con il Museo Della Scultura Contemporanea della città, uniti al brano “Tu sei la sola al mondo che sa” tratto da “Supplica a mia mdre” di Pasolini.

La Cappella dell’ex Ospedale San Paolo di Savona che è stata teatro della performance di Mona Lisa Tina. Si apre allo sguardo dei presenti un sentiero fatto di vetri spaccati come a ricordarci le difficoltà che tutti noi siamo chiamati ad affrontare nella nostra vita. “Tra te e me” oltre ad essere una performance vuole essere un incoraggiamento a rinascere e a scaldare il cuore. L’artista si è data anima e corpo ai presenti. Dando a tutti un abbraccio sentito e sussurrando all’orecchio una frase rendendo per tutti quel momento intimo e unico anche se circondati da tantissime persone.

Al Museo Archeologico della Fortezza del Priamar si susseguono Camilla Marinoni e Alice Padovani. La performance “L’immortalità non consola della morte”  di Camilla Marinoni ha visto anche in questo caso trattare un argomento di vitale importanza, quello della violenza sulle donne andando a toccare però la parte più triste e brutale, quella del femminicidio. In uno scenario fatto di oggetti di ceramica simboleggianti parti del corpo, l’artista ha elencato tutti i nomi delle donne vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno in italia. Nomi di vite spezzate da coloro che avrebbero dovuto proteggerle e amarle.

Deimatico” è la performance eseguita da Alice Padovani che si è presentata al pubblico con il corpo nudo vestito solo di spine. Un messaggio volto a riflettere per dedicarsi di più a se stessi e di avere il coraggio di cambiare pelle ammirando comunque le proprie cicatrici per ricordarci che siamo arrivati dove siamo anche grazie a coloro che le cicatrici le hanno create. Nell’atto di strapparsi le spine dal proprio corpo il gesto è carico di umanità, forza, rabbia ma anche di sollievo e di speranza. Ad accompagnare l’artista il brano composto dal gruppo “Le Piccole Morti“.

Fino al 7 gennaio “CONNEXXION” sarà visitabile insieme alla mostra dei finalisti di Arteam Cup 2022 all’interno del Palazzo del Commissario sulla Fortezza del Priamar.

CONNEXXION” è realizzato con il contributo e il patrocinio del Comune di Savona, il contributo della Fondazione Agostino De Mari e il supporto di Costa Crociere.

(foto Michele Alberto Sereni: Giovanni Gaggia, “Niente sarà più come prima”, 25 novembre 2022, veduta dell’installazione alla Cappella Sistina di Savona, in occasione di CONNEXXION)

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