Consiglio UE: comincia la partita delle nomine

Giornata fondamentale quella odierna a Bruxelles, dove è cominciata ufficialmente la partita delle nomine europee.

Anche la Premier Giorgia Meloni è arrivata in Belgio per l’inizio dei lavori del Consiglio UE, ma non ha parlato con la stampa. Al centro dell’incontro ci sono le nomine per il prossimo ciclo istituzionale della Unione Europea. Temi portanti di questo incontro sono l’elezione del Presidente del Consiglio europeo, nominare il Presidente della Commissione europea e l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri.

L’Italia, per voce della Meloni, ha bocciato nel metodo e nel merito l’accordo dei negoziatori di Ppe, socialisti e liberali sui cosiddetti “top jobs“. Accordo che prevede la riconferma di Ursula Von der Leyen al vertice della Commissione europea. Il portoghese Antonio Costa e l’estone Kaja Kallas sarebbero rispettivamente Presidente del Consiglio e Alto rappresentante UE. Resta quindi da capire quale posizione assumerà la Meloni al tavolo dei leader.

L’Italia chiede una vicepresidenza e un commissario con deleghe. Tra i nomi più ricorrenti quello del Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto come super commissario alla Coesione e al Recovery Plan. Intanto arrivano le dichiarazioni del Primo Ministro Donald Tusk: “Nessuno rispetta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’Italia più di me. È un malinteso: a volte servono delle piattaforme politiche specifiche per agevolare il processo, la posizione comune dei tre maggiori gruppi serve a facilitare il processo. La decisione spetta al Consiglio Europeo. Non c’è Europa senza Italia, non c’è decisione senza Giorgia Meloni. Per me è ovvio“.

Per l’Italia, invece, ha parlato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Ancora nessuna decisione su voto nomine. Finché non inizia il Consiglio, non si può dire che cosa farà l’Italia. La mia posizione è favorevole, ma senza alcuna apertura ai Verdi. Bisogna invece guardare e aprire un dialogo con i Conservatori. Posso dire quello che facciamo noi di Forza Italia: certamente io sono molto perplesso sulla durata di cinque anni per la presidenza del Consiglio Europeo, perché il Ppe ha vinto le elezioni. Non le hanno vinte né i Socialisti né i Liberali“.

(Foto da Governo.it)

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