Corte di Giustizia dell’Aja, oggi la difesa di Israele

Per il verdetto, comprese ipotesi di misure cautelari e che  la Corte Internazionale di Giustizia (Cig) dovrà emettere sul ricorso presentato dalla Repubbica del  Sudafrica contro lo Stato di Israele, potrebbero essere necessari anni.  Israele, in base all’accusa, è ritenuto responsabile del crimine di genocidio per l’uccisione di civili a Gaza in risposta alla strage terroristica compiuta da Hamas il 7 ottobre del 2023.

Nella giornata di ieri a L’Aja, si sono svolte numerose manifestazioni sia pro-Israele che pro-palestina e si è aperto il procedimento che vedrà una prima sfida tra accusa e difesa. Ieri è toccato alla Repubblica del  Sudafrica, rappresentata dall’avvocato Adila Hassim, esporre la propria tesi davanti ai 15 giudici eletti dall’Assemblea Generale e dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Per il verdetto potrebbero volerci anni, ipotesi misure cautelari. Il nodo del dolus specialis, ovvero le ragioni dell’accusa risiedono nel piano di Gallant per il dopoguerra nella Striscia di Gaza,  come strumento di difesa per lo Stato Ebraico

Ieri la parola è toccata  al Sudafrica, rappresentata dall’avvocata Adila Hassim che, su esplicito mandato del Sudafrica, ha esposto la propria tesi davanti ai 15 giudici eletti dall’Assemblea Generale e dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Oggi, invece, sarà la volta della difesa di Israele. Ogni team legale avrà a disposizione, per esporre le proprie ragioni, circa tre ore.

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