Ci sono risvolti a una settimana dalle manganellate agli studenti ai cortei di Pisa e Firenze. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha reso noto che i poliziotti impiegati in divisa e con il casco protettivo durante la manifestazione del 23 febbraio a Pisa hanno contribuito fattivamente alla loro specifica individuazione. Le risultanze sono state trasmesse all’autorità giudiziaria.
Venerdì il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, presentando l’informativa alla Camera sulle manifestazioni del 23 febbraio, ha ribadito che – “come è stato chiarito fin dal primo giorno, sono in corso verifiche da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza sullo svolgimento degli eventi, verifiche che verranno svolte con rigore e trasparenza”.
‘‘In un clima di piena collaborazione tra polizia e inquirenti, sono anche in corso indagini da parte della magistratura che faranno piena luce su quello che è accaduto, anche grazie a una completa documentazione messa subito a disposizione, compreso il materiale videofotografico realizzato dalla Digos durante le manifestazioni, secondo una prassi consolidata, adottata per garantire la massima trasparenza delle attività svolte in ogni circostanza” – ha aggiunto Piantedosi.
- Il giorno dopo le manifestazioni era uscita la nota dell’Ufficio Stampa del Quirinale, in cui si leggeva che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – “ha fatto presente al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, “mtrovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento“.