Mentre continua il pressing dei Partiti sul Governo perché adotti ulteriori misure di sostegno anticrisi oltre ai 50 miliardi già stanziati prima della crisi rivelatisi evidentemente non sufficienti, i Presidenti delle Confindustrie di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, Annalisa Sassi, Francesco Buzzella, Marco Gay e Enrico Carraro lanciano l’allarme delle imprese del Nord, perché la crisi pesa sulle aziende per almeno 40 miliardi.
I costi potrebbero avere un impatto devastante con “drammatiche ricadute economiche e sociali per il Paese e il rischio di deindustrializzazione.
Concorde con gli associati del nord Italia, il Presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi che sottolinea: “Le imprese italiane hanno fatto miracoli dalla pandemia alle materie prime ai costi energetici, ma ora sono arrivate ad un punto in cui fanno grande difficoltà” e lo dimostra la crescita “del 45% della Cig straordinaria”.
“L’Italia – aggiunge Bonomi nel suo intervento – per il numero uno degli industriali, ha perso 10 anni sul fronte energetico, ma è soprattutto mancata l’Europa”.
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