La linea su cui sono rimaste ferme le forze dell’ex maggioranza giallorossa è quella di andare in Aula oggi e votare la calendarizzazione per portare il testo del DDL Zan il 13 luglio a Palazzo Madama. Dopo la proposta Ostellari di questa mattina, con la nuova ipotesi di modifica del testo di legge, si registra quindi un nulla di fatto e resta dunque atteso il voto in Aula. Sulla sintesi Ostellari si erano dichiarati possibilisti, oltre chiaramente a Lega, Forza Italia, anche Autonomia e Italia Viva, ma entrambe le formazioni avrebbero garantito il voto in Aula per la calendarizzazione del testo Zan.
Per Unterberger la sintesi era possibile “visto il grande passo avanti di Ostellari“, mentre per Faraone “ora toccava a PD e M5S dare prova di dialogo“.
“Continuerò a fare il Presidente, senza farmi tirare dalla giacca da nessuno, vogliono andare in Aula? Si assumeranno la loro responsabilità”, ha detto Ostellari al termine del tavolo dei Capigruppo. “Ho fatto proposta di sintesi – ricorda – che aveva raccolto l’ok di Lega, Fi, autonomie, Iv, l’assoluta maggioranza del tavolo, ma si è voluto fare altro, noi eravamo per il dialogo, qualcuno ha detto di no”.
“Noi non abbiamo voluto forzare, avremmo avuto i mezzi, noi chiediamo un percorso ordinato per la legge Zan, non possiamo certo dare in questa sede via libera a articoli che snaturano la legge“. Sarebbero state le parole della Capogruppo del PD, Simona Malpezzi al tavolo dei Capigruppo del Senato, al lavoro sul testo Zan. “Non sono d’accordo con la senatrice Unterberger – avrebbe aggiunto la dem – che parla di articoli che mediano. Noi abbiamo accolto l’idea dei tavolo subordinandola ad una data certa per l’arrivo in Aula”.