Nella Giornata Mondiale dei Diritti Umani il Capo dello Stato Sergio Mattarella e il Pontefice, Papa Francesco, hanno rivolto ciascuno un proprio messaggio ai milioni di italiani e si miliardi
“L’Italia aderisce con sentita partecipazione alla campagna di celebrazione promossa dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, nella consapevolezza che tale importante anniversario si inserisce in una congiuntura caratterizzata da violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario che offendono la coscienza delle donne e degli uomini del Pianeta”
Il Presidente della Repubblica ha sottolineato che “Riconoscimento” e “tutela dei valori supremi della dignità umana, iscritti nella Costituzione, sono per la Repubblica un’esigenza irrinunciabile, ovunque e in ogni circostanza. Senza diritti umani – universali e interdipendenti – non esistono né libertà né giustizia, né pace duratura né sviluppo sostenibile“.
“Viste le sfide del nostro tempo – ha continuato Mattarella – abbiamo il dovere di ribadire con rinnovata determinazione principi che, indipendentemente dai contesti politici, economici o culturali, rappresentano per tutti un obbligo morale e un presidio di civiltà“.
Il Pontefice all’Angelus ha ricordato che – “Settantacinque anni fa, il 10 dicembre del ’48, veniva firmata la Dichiarazione universale dei diritti umani – sottolineando – come essa sia “una via maestra sulla quale molti passi avanti sono stati fatti. Ma tanti ancora ne mancano e a volte purtroppo si torna indietro L’impegno per i diritti umani non è mai finito. A questo proposito – ha aggiunto il Papa – sono vicino a tutti coloro che, senza proclami, nella vita concreta di ogni giorno, lottano e parlano di persona per difendere i diritti di chi non conta“.