Diritto di copyright anche per gli chef

Proteggere dalle imitazioni la propria arte, anche quella cucina più blasonata,  è un’esigenza che coivolge anche gli chef. Lo chef Alajmo, ad esempio, ha registrato il proprio nome e ottenuto un brevetto per la pizza al vapore. C’è anche chi ha depositato il disegno di posate speciali come lo chef Davide Oldani e  chi si è fatto valere sul web contro chi usava il proprio nome per un sito, come lo chef Gordon Ramsay.

È persino aperto un dibattito sulla possibilità di tutelare l’impiattamento di una ricetta. Non ci sono ancora sentenze dei Tribunali, ma nel 2015 c’è stato un finto processo alla Triennale di Milano. Il processo, simulato ma con veri giudici e avvocati, ha visto al centro il piatto “Risotto oro e zafferano” in omaggio a Gualtiero Marchesi, realizzato da un suo ex cuoco, Guido Rossi.

Per approfondire questi temi, lo Studio Legale Giovannelli e Associati ha organizzato, per il 17 e il 24 maggio, un  seminario gratuito virtuale di due giorni dal titolo  “A lezione di diritto per le stelle. Come ripartire dalla tutela dei diritti di proprietà intellettuale e della creatività nell’Alta Ristorazione”.

“Questo progetto vuole essere un omaggio al settore. E lo abbiamo fatto ora, in un momento che vogliamo vedere come un’occasione di speranza e ripartenza“, dichiara l’avvocato Alessandra Feller, Responsabile del Dipartimento di Proprietà Intellettuale, Information Technology e Privacy, che ha ideato il seminario.

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