Via libera della Commissione Giustizia del Senato al disegno di legge che introduce il reato universale di maternità surrogata. Concluso l’esame degli emendamenti e le dichiarazioni di voto, i gruppi hanno dato il mandato al relatore per l’approdo in Aula.
Gasparri al Senato ha detto sul reddito di maternità: “Io mi sono confrontato con il mio partito. Non ho chiesto il permesso a nessuno, se non alla mia coscienza”.Il capogruppo di Forza Italia al Senato alla stampa ha illustrato il disegno di legge che ha depositato la settimana scorsa e che prevede un reddito di 1000 euro al mese per un anno, alle donne in difficoltà economiche e con un Isee fino a 15 mila euro, se rinunciano ad abortire.
Dal terzo figlio in poi inotre scatterebbe una maggiorazione di 50 euro al mese e di 100 per ogni figlio con disabilità fino al diciottesimo anno d’età.
Gasparri ha ribadito che la sua proposta attua l’articolo 5 della legge 194 sull’interruzione di gravidanza ma ha sottolineato che “chi lo fa o è in malafede o è disinformato. Quando la legge dice che i consultori hanno il compito di esaminare, con la donna, le possibili soluzioni ai problemi, anche economici, che potrebbero spingerla all’interruzione di gravidanza, e cercare di rimuovere quegli ostacoli, concretamente che fanno? I consultori fanno un predicozzo alle donne? O cosa? Io vorrei evitare che l’articolo 5 sia solo un volantino”. Sulle coperture, il testo indica una previsione di spesa fino a 600 milioni di euro annui grazie a un fondo ad hoc previsto a decorrere dal 2024. Il Senatore ha chiarito ha anche aggiunto: “Si danno i bonus per le auto elettriche, per le bici e un bambino varrà di più di un’auto elettrica?”.
Gasparri ha anche spiegato che il reddito varrebbe solo per le donne italiane: Vorrei evitare che una canadese, nel senso di non italiana, possa venire qua per approfittarne…..”.
Il PD attraverso il Senatore Alfredo Bazoli conttrobbatte: “E’ francamente inaccettabile che si facciano le corse per approvare in commissione un provvedimento che non è neanche calendarizzato per l’Aula e ci sia il totale silenzio sul fine vita che invece è in calendario per l’aula il 17 settembre”.
Mentre sul disegno di legge sulla maternità surrogata non si fa niente, non sono state convocate le commissioni, ma si obbliga la Commissione Giustizia a lavorare a tappe forzate per chiudere un provvedimento che ha carattere ideologico e interessa alla maggioranza.
La Senatrice Dem, Anna Rossomando, afferma:“la maggioranza dimostra così di non saper affrontare i temi attuali. Ogni volta che c’è una questione che obbliga a fare i conti con l’attualità e con il futuro, loro sono incapaci di stare sui cambiamenti. E questo si traduce in un cinismo rispetto alla vita delle persone”.