Dl Coesione, verso stop emendamenti redditometro-balneari

In base a quanto si apprende da fonti parlamentari, ci sarebbe l’indicazione di un invito al ritiro degli emendamenti presentati al dl Coesione in materia di redditometro e balneari depositati rispettivamente da Forza Italia e dalla Lega. Secondo quanto riferito da fonti parlamentari, un’indicazione in merito sarebbe arrivata dal Quirinale, che avrebbe valutato le due proposte di modifica estranee alle materie del decreto al vaglio della commissione Bilancio del Senato. Entrambe le proposte emendative, tuttavia, erano state ritenute “proponibili” dalla presidenza della 5a di Palazzo Madama che aveva dichiarato l’improponibilità solo parziale dell’emendamento in materia di balneari.

Dl coesione, gli emendamenti sotto torchio

L’emendamento di Forza Italia sul Redditometro, firmato dal Senatore Maurizio Gasparri, chiede l’abrogazione dello strumento previsto dall’articolo 38 del dpR 600/1973. E, inoltre, propone l’abrogazione dell’ultimo decreto del Mef (7 maggio 2024) attuativo della misura nel quale è indicato l’elenco degli elementi indicativi della capacità contributiva.

La proposta emendativa sui balneari della Lega (primo firmatario Massimiliano Romeo), invece, chiede di rendere noto l’esito della mappatura del territorio costiero effettuata dal tavolo tecnico istituito presso la Presidenza del Consiglio. Quest’ultimo ha individuato le aree disponibili per lo sviluppo dei servizi turistici ricreativi e sportivi secondo criteri quantitativi e qualitativi. Inoltre, l’emendamento chiede anche di introdurre un indennizzo sul valore aziendale da riconoscere al concessionario uscente da parte del subentrante. Ma anche un criterio di prelazione da riconoscere al titolare della concessione.

 

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