Domus Aurea: dall’ingresso di Stefano Boeri alla mostra di Raffaello

La Domus Aurea ritorna e lo fa con una nuova veste dopo i restauri. La celebre reggia romana dell’imperatore Nerone costruita nel 64 d.C., oltre al nuovo ingresso, permetterà ai visitatori di ammirare anche la mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche“.

L’intervento eseguito da Boeri Architetti valorizza la reggia dell’imperatore, creando con la Sala Ottagona un collegamento che permette di scoprire gli ambienti ipogei, la volta traianea,  le strutture termali di fasi diverse. L’obiettivo dello studio guidato da Stefano Boeri è offrire alla città un nuovo accesso,  permanente e fruibile. Un percorso che valorizzi il sito nel rispetto delle preesistenze archeologiche. Il progetto del nuovo ingresso della Domus Aurea si inserisce tra le rovine con discrezione. Una struttura autoportante si colloca tra le murature originarie senza toccarle, attraverso una posa in opera manuale che non ha previsto l’uso di macchinari e saldature in loco.

Durante il restauro è stata anche allestita la mostra pensata per le celebrazioni del Cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio. L’eccezionale mostra immersiva è dedicata alla riscoperta della pittura antica, sepolta nelle grotte delle rovine dimenticate dell’immenso palazzo imperiale di Nerone. Il progetto, curato da Vincenzo Farinella e Alfonsina Russo con Stefano Borghini e Alessandro D’Alessio, promosso da Parco archeologico del Colosseo e prodotto da Electa, intende narrare l’eccezionale storia della riscoperta della pittura antica sepolta nelle “grotte” dell’originaria Domus Aurea di Nerone. Una storia che comincia intorno al 1480, quando,  alcuni pittori e tra i primi Pinturicchio, Filippino Lippi e Signorelli, si calano nelle cavità del Colle Oppio, definite appunto grotte, per recarsi con la sola luce delle torce ad ammirare le decorazioni pittoriche di antichi ambienti romani.

La mostra si svilupperà nella Sala ottagona, vero e proprio capolavoro dell’architettura romana imperiale e nei cinque ambienti limitrofi, oltre alle Stanze di Achille a Sciro e di Ettore e Andromaca ancora preziosamente affrescate e dove si possono ammirare tracce delle cosiddette “grottesche”. 

Per quanto riguarda l’intervento di Boeri Architetti, guidato dal Partner dello studio Marco Giorgio, ha riguardato la progettazione del nuovo ingresso alla villa, all’interno del parco Colle Oppio, disegnato anch’esso dallo studio Boeri, e, una volta varcata la Sala Ottagona dove è presente Raffaello, la creazione di una passerella sospesa, a sei metri di profondità, che sfiora le rovine non solo della Domus Aurea ma anche delle Terme di Traiano.

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