Donne e impresa: la voce delle imprenditrici di successo

Lo sviluppo sociale, politico e il benessere delle comunità è legato alla forza dell’azione politica e sociale delle donne all’interno delle nostre istituzioni economiche e amministrative. La pianificazione e realizzazione degli interventi a sostegno dell’imprenditoria femminile avviene nell’ambito delle strategie politiche volte ad applicare il principio di pari opportunità tra uomini e donne, alla cui attuazione provvedono strumenti istituzionali, normativi e finanziari di carattere sovranazionale, statale, regionale e locale. La premessa è che, ancora oggi e a differenza di quanto accade agli uomini, l’accesso delle donne al mondo del lavoro europeo si presenta ostacolato da molteplici fattori, come si evince dal fatto che i tassi di disoccupazione femminile sono sistematicamente più alti di quelli maschili. L’attuale emergenza sanitaria può rappresentare un momento importante per le imprenditrici che nel corso di questi decenni hanno creato e sostenuto l’economia del nostro tessuto aziendale. Oggi, ci sono temi urgenti da affrontare e la pandemia che si è rivelata una sciagura ma anche una opportunità per cambiare, ha confermato tale visione.

Sono emerse le fragilità dell’essere umano e del sistema economico e il nostro tessuto sociale deve prendersi cura del nostro pianeta e delle persone, intervenendo come comunità e individualmente. Attualmente, il futuro è visto più come una minaccia che con speranza e risulta essenziale intraprendere una nuova visione economica, ecologica ed integrale. Una visione e una missione che le donne imprenditrici italiane stanno inseguendo per generare un cambiamento culturale e, infine, politico. Sabrina Zuccalà, nota in Italia per le sue continue innovazioni in ambito professionale e occupazione, grazie ai trattamenti in nanotecnologica, che ha sempre combattuto per ciò che voleva, anche contro i tabù e contri i pregiudizi verso la Donna, ad oggi ancora preponderanti, è un esempio di Donna sempre attiva per il benessere e la crescita della collettività. L’imprenditrice italiana è consapevole che ciò che sta innescando a livello personale si rifletterà su quello professionale e il progresso evolutivo, forgiato dalle esperienze, ha messo a frutto degli insegnamenti e delle opportunità che si sono presentati nella vita. E non solo per un benessere personale ma per qualcosa di più di più alto, quindi non solo verso il singolo Individuo ma a favore della Comunità. D’altronde, le Donne Imprenditrici stanno avendo un particolare successo in alcuni settori, estremamente innovativi e fortemente creativi, forse proprio per alcuni elementi che le rendono più capaci di interfacciarsi con una determinata categoria di analisi e di clienti.

Tuttavia, l’ultima relazione sulla parità di genere nell’Unione della Commissione europea (2019) rileva che, nonostante si siano fatti progressi verso la parità di genere, le donne continuano ad essere sottorappresentate in vari settori dell’economia. L’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere ha individuato una serie di indicatori per la misurazione della parità genere nell’Unione europea: gap di genere nell’occupazione, gap di genere nelle retribuzioni, gap di genere nelle pensioni, gap di genere nei Consigli di amministrazione, gap di genere nei parlamenti nazionali, gap di genere tra i ministri dei governi nazionali, gap di genere nel Parlamento europeo. Per l’Italia è utile rilevare come a fronte di indicatori piuttosto negativi nell’occupazione e nelle pensioni, l’indicatore della presenza di donne negli organi di amministrazione e controllo sia tra i più elevati dell’Europa. Per attuare un vero cambiamento epocale, le storie e le novità generate da donne imprenditrici come Sabrina Zuccalà meriterebbero maggiore conoscenza e anche un maggior protagonismo all’interno delle stanze decisionali e istituzionali della nostra Penisola.

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