Il Presidente del Consiglio lascia in anticipo il vertice Nato di Madrid. Draghi rientra a Roma con un giorno di anticipo per il Consiglio dei ministri: sul tavolo, tra le altre cose, il caro bollette. Ma non è questa l’unica questione che ha anticipato il ritorno del Premier.
Da una parte la tensione altissima con Giuseppe Conte. Sono aumentate dopo le rivelazioni del sociologo Domenico De Masi. Secondo De Masi Grillo gli avrebbe rivelato di pressioni da parte di Draghi per rimuovere Conte dalla guida del Movimento perché ‘inadeguato’. Affermazioni che hanno mandato su tutte le furie l’ex Premier. Conte infatti si è detto “sconcertato” dalla presunta ingerenza del Presidente del Consiglio e nonostante Beppe Grillo abbia bollato le presunte rivelazioni di De Masi come “cazz..te” e la telefonata con lo stesso Draghi secondo il quale ci sarebbe stato un primo chiarimento e “il governo non rischia”, ieri è salito al Colle per un colloquio di un’ora con il Presidente Sergio Mattarella.
Se non bastasse, in atto un scontro non indifferente tra Lega e PD. La bagarre in merito alle proposte di legge presentate alla Camera dai Dem insieme ai 5 Stelle su ius scholae e cannabis: scatenate le ire del Carroccio. Nella riunione convocata d’urgenza ieri da Salvini la tensione è altissima e si parla di una ”volgare provocazione che mette a rischio la maggioranza e il Governo”.